Incensi, Resine, Smudge e Palo Santo
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Incensi, Resine e Smudge Stick
Uso e significato religioso dell’incenso
Il significato che gli incensi hanno avuto nell’ambito liturgico è vario. Innanzitutto l’incenso è stato utilizzato nei tempi più antichi come gesto di benevolenza verso gli dei, con la convinzione che a questi il profumo vegetale tipico di queste resine facesse piacere. “L'alzarsi della nuvola d'incenso diventa simbolo della preghiera che si innalza fino a Dio” (salmo 140, 2; Apocalisse di Giovanni 8, 3-5).
Nella Chiesa l’incenso è da sempre utilizzato. È noto come per la religione cattolica la preghiera debba coinvolgere più sensi del nostro corpo contemporaneamente: il significato religioso dell’incenso è coinvolgere il nostro olfatto durante il rito della celebrazione della messa.
L’incenso in Chiesa veniva adottato anche per scopi meno spirituali. Tra le caratteristiche dell’incenso una delle più importanti è la proprietà antisettica. Gli incensi venivano infatti usati anche per rendere salubri le chiese, mete nell’antichità di pellegrini e viandanti che oltre alla smisurata fede portavano con loro anche odori e un precario igiene.
Si pensi al Botafumeiro della cattedrale di Santiago di Compostela, in Galizia, Spagna. Una enorme incensiera – alta più di un metro - che veniva fatta oscillare attraverso la navata centrale della cattedrale inondando l’intera struttura con uno spesso fumo profumato che aveva il compito di camuffare l’odore dei pellegrini e disinfettare l’aria.
Uso medico dell’incenso
Come abbiamo visto oltre al significato religioso, l’incenso nella Chiesa cristiana veniva utilizzato per le sue proprietà antisettiche. Nei paesi arabi invece l’incenso era utilizzato per fumigazioni e inalazioni con lo scopo di scogliere i muchi nell’apparato respiratorio e come espettorante. Nella medicina Ayurvedica le sostanze contenute nell’incenso aiutano a riequilibrare l’eccesso del dosha Pitta (Fuoco). Ha infatti proprietà rinfrescanti e nutrienti per tendini, legamenti e articolazioni corporee. Sempre per il dosha Pitta, l’incenso viene utilizzato per ripristinare il corretto funzionamento della mucosa intestinale.
Atre proprietà dell’incenso a cui la medicina occidentale e orientale ha attinto sono: antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali, insettorepellenti e calmanti.
L’Incenso nella meditazione
L’associazione tra incenso e meditazione viene spontanea, perché gli incensi sono spesso adottati nelle pratiche meditative. In India, durante la pratica dello yoga, si ritiene che l’incenso favorisca il lavoro sui chakra. Secondo la filosofia indiana ogni chakra può essere attivato o stimolato da aromi diversi, pertanto ogni profumo può lavorare su uno specifico chakra durante la meditazione e la pratica yogi.
L’incenso viene inoltre adottato per facilitare lo stato meditativo e la concentrazione. La scienza ha infatti dimostrato come la percezione di un preciso aroma attivi specifiche aree del nostro cervello. Gli impulsi vengono inviati a quelle che sono chiamate aree arcaiche della corteccia celebrale. Questo permette quindi di consolidare l’associazione incenso e meditazione al punto che al solo sentirne l’odore la nostra mente e fisico si predispongano alla pratica meditativa.